L’estate è iniziata ed è utile dare qualche informazione per godere solo dei benefici apportati dal sole, evitando conseguenze pericolose.
Il sole non deve essere demonizzato, perché ha numerosi effetti positivi. Pensiamo al ruolo cruciale nella sintesi di vitamina D a livello periferico e nel miglioramento del tono dell’umore, oltre alla funzione terapeutica su alcune dermatosi infiammatorie immunomediate legata alle proprietà immunosoppressive delle radiazioni emesse.
D’altra parte esiste anche il rovescio della medaglia: un’esposizione solare sconsiderata provoca un aumento del numero dei nevi, un invecchiamento cutaneo precoce e, peggio, contribuisce significativamente all’incremento dei tumori cutanei. Infine è indispensabile ricordare che l’abbronzatura è la difesa che la pelle tenta di mettere in atto contro l’aggressione della radiazione ultravioletta, naturale o artificiale (lampade abbronzanti).
Ecco le ricette per vivere la bella stagione in serenità, preservando il più possibile la salute della pelle.
- Evitare l’uso delle lampade ultraviolette a scopo estetico o in preparazione all’esposizione al sole: la colorazione della pelle così ottenuta non riduce il rischio di scottature, ma provoca solo un ulteriore danno. Non esiste un numero di sedute al di sotto del quale le lampade abbronzanti siano innocue.
- Evitare l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata (tra le 11.00 e le 16.00 ora solare): tra le 10.00 e le 14.00 abbiamo il picco della radiazione UVB, la maggiore responsabile del danneggiamento del DNA delle cellule che predispone all’insorgenza di tumori, mente la radiazione UVA rimane costante durante tutto il giorno.
- Evitare le esposizioni solari prolungate, in qualsiasi ora della giornata.
- Evitare le scottature solari: l’arrossamento della pelle (eritema) è già un’ustione di primo grado.
- Evitare l’uso di salviettine e cosmetici profumati, acceleratori di abbronzatura ed estratti vegetali (bergamotto, fico, …), perché incrementano il rischio di ustioni.
- Ricordare che gli autoabbronzanti non hanno effetto protettivo, sebbene non siano dannosi.
- Ricordare che i seguenti termini sono ingannevoli e che non esistono filtri con queste caratteristiche: protezione totale, sunblock, one-day application.
- Proteggersi dal sole con filtri solari ad adeguato fattore di protezione ed in maniera corretta:
- applicare il filtro almeno 30 minuti prima dell’esposizione solare diretta
- rinnovare l’applicazione ogni 2 ore e dopo ogni bagno o sudorazione eccessiva
- applicare il filtro uniformemente su tutta la pelle esposta al sole e non solo sui singoli nevi
- applicare il filtro in quantità adeguata
- non cogliere l’occasione per esporsi di più al sole dal momento che si usa un filtro protettivo, per evitare l’accumulo di radiazione ultravioletta
- applicare il filtro anche se si ha la carnagione scura o se si è già abbronzati: la colorazione più intensa della cute non è sufficiente ad una adeguata protezione delle cellule nei confronti del danno provocato dal sole
- applicare il filtro non solo in vacanza, ma anche in città e durante tutte le attività all’aria aperta
- applicare il filtro anche nelle situazioni insidiose: in alta quota, quando il cielo è nuvoloso, se c’è vento, sotto l’ombrellone, in presenza di superfici riflettenti (ghiaccio e neve, acqua, sabbia, erba)
- i filtri solari scadono: sulle confezioni è indicata la data di scadenza oppure l’intervallo di tempo dall’apertura trascorso il quale bisogna gettare il prodotto. Nel dubbio è meglio buttare le confezioni già aperte per non rischiare una protezione inefficace.
- Proteggersi anche con cappello, occhiali da sole con adeguate lenti schermanti, indumenti in fibra naturale.
- I neonati e i bambini hanno una pelle più sottile e più sensibile, quindi, a questa età, una scottatura provoca più danni e predispone a maggiori rischi futuri: non esporre al sole diretto i neonati e i bambini di età inferiore ai 3-4 anni, ma proteggerli con cappellino, occhiali da sole con adeguate lenti schermanti e indumenti in fibra naturale.
- Alcuni farmaci, sia assunti per via sistemica sia applicati localmente, possono provocare reazioni al sole: consultare il medico curante e il dermatologo per chiarimenti.